Panorama logistico? Più luci che ombre

Il numero di gennaio/febbraio di «Logistica Management» pubblica l’inchiesta “Più luci che ombre”, volta a delineare l’attuale panorama logistico.

Di seguito riportiamo l’intervista fatta al nostro Direttore generale Stefano Bianconi.

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Il panorama logistico in generale. Come giudicate il mercato in cui operate: quali sono le luci e quali le ombre? Da parte vostra, quali misure avreste voluto applicare, e quali sono state applicate? Quali effetti hanno comportato?

Il mercato è in crescita e nel corso del 2016 si è riscontrata una maggiore apertura di nuovi tender e una grande vivacità dal punto di vista della domanda.

La forte competitività sui costi resta un elemento fondamentale e ogni società di logistica deve razionalizzare al massimo costi variabili e fissi e puntare ad una crescita di fatturato per riuscire a coprire i costi generali.

Columbus è cresciuta ed ha avviato una razionalizzazione dei propri spazi che si concluderà nel 2017. Riscontriamo che l’elemento più importante su cui continuare a investire sia indubbiamente quello dei sistemi informativi, al fine di poter gestire al meglio tutte le potenzialità di ottimizzazione nella gestione della movimentazione e, quindi, nella gestione del costo del personale di magazzino.

 

Legalità. La logistica, da una parte è caratterizzata da elevato livello tecnologico, dall’altra dall’uso di manodopera non qualificata e di procedure al limite della legalità, se non oltre. Eventi estremi, anche luttuosi, hanno avuto ampia risonanza sulla stampa generalista, subito pronta a rappresentare la logistica come una giungla, anziché come la punta di diamante che potrebbe essere e che invece spesso è. Il “rating della legalità”, recentemente proposto da Assologistica, potrebbe essere una soluzione per dare la giusta visibilità alle aziende oneste? Come far emergere le realtà che sanno rispettare le regole, e far scegliere queste, anziché quelle capaci solo di strappare la tariffa più bassa?

L’investimento sulla sicurezza è ormai consolidato nel bilancio a livello annuale e quanto messo in campo negli ultimi anni ha fatto sì che nessun incidente si sia verificato nel corso del 2016.

Siamo più che felici che si parli di legalità e, addirittura, di rating e visibilità delle aziende oneste: è l’unico modo per far prendere la giusta direzione a questo settore.

 

Industria 4.0. Il tema della logistica è cruciale in un mondo completamente interconnesso. Fabbrica 4.0 e manifattura additiva significano infatti, a tendere, una riduzione dei magazzini al minimo e una “personalizzazione di massa” dei prodotti. Tutto ciò potrà comportare un cambiamento radicale nella gestione dei magazzini e nei sistemi di trasporto, con un impatto importante anche sui sistemi informativi, che devono scorrere in parallelo con il flusso dei materiali. Siete, come fornitori di tecnologia, pronti a cavalcare la nuova tigre? Siete, come utenti finali, pronti a cogliere la nuova sfida?

In termini di industria 4.0 l’impatto che la manifattura additiva potrà avere su tutta la filiera, anche distributiva, fa intravedere scenari completamente diversi rispetto a quello attuale. Tuttavia, è certo che il mercato oggi sia ancora molto acerbo.

Ciò non toglie che la nostra curiosità, soprattutto verso temi che si legano alla tecnologia, ci porterà a cogliere l’opportunità di investire su questo fronte non appena se ne presenterà l’occasione.

 

E-commerce. Mentre, nonostante il solito conclamato ritardo, prende sempre più piede in Italia l’e-commerce B2C, si affaccia anche il settore B2B. Pensate che quest’ultimo modello sia adatto alla vostra azienda? Come fornitori di servizi o di tecnologia, quali impatti ha avuto sulla vostra offerta?

L’e-commerce è sicuramente il settore con più alti margini di crescita e noi facciamo ancora poco rispetto a quanto saremmo in grado di fare, essendo la nostra società nata proprio con la gestione di clienti caratterizzati da un elevato numero di spedizioni di basso peso.

Non è chiaro come sarà il mercato in futuro vista la sempre più solida presenza, anche in termini di gestione diretta, della logistica dei colossi del settore che da potenziali clienti per aziende di logistica si preparano a diventare potenziali competitor.

 

La “classica” domanda di bilancio. Quale commento potete dare all’anno appena trascorso, per quanto riguarda la vostra azienda o la realtà di cui fate parte? Quale augurio e aspettativa particolare potete esprimere per l’anno che sta per cominciare?

Sicuramente possiamo essere soddisfatti dell’anno appena concluso che ha segnato una crescita del 6 % nei ricavi, anche se vi è stata una leggera contrazione a livello di profitti.

Siamo positivi sul 2017 e prevediamo una crescita del 14% nei ricavi, grazie a dei nuovi tender già acquisiti, ed una conseguente crescita anche sul fronte dei profitti.

Abbiamo inoltre avviato un processo di internazionalizzazione e il nostro augurio è che questo possa realmente prendere il via nel corso dell’anno.